22 gennaio 2013: da Verona a Genova… il Viaggio continua…

Ore 12,30: di nuovo in Viaggio, destinazione Genova. La piccola C1 oggi è al completo! 3 persone (Flavio, Gianpaolo ed io) più un carico di valigie. Siamo sulla A26 e il navigatore insiste nel volerci far prendere la A7. Chiara, non insistere, quella strada fa schifo, dacci un minimo di potere decisionale, dai 😉

Ore 14,00: a Genova c’è una temperatura ideale.

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Splendida giornata di sole che decidiamo di trascorrere all’Acquario. A noi si aggiunge Marina e passiamo tutto il pomeriggio con delfini, foche e pesci bellissimi di ogni tipo.
Mi compro un paio di orecchini con una coppia di delfini… sperando che portino fortuna…

Ore 19,06: siamo all’interno del teatro. Molto carino… intimo e raccolto, con un ampio spazio dove sedersi e bere qualcosa. Decisamente rilassante quest’atmosfera prima del concerto. Una volta tanto non aspettiamo di fuori al freddo. E pensare che stasera c’è anche una temperatura accettabile…

Ore 21,03: abbiamo deciso di dormire qui a Genova alla fine. La sola idea di farci 500 km dopo il concerto ci ha fatto venire lo sconforto… Quindi, trasgredendo le nostre ferree regole, abbiamo cenato prima del concerto e dopo…. subito a nanna! Una nota di merito al tiramisù alla castagna del ristorante… Una cosa sublime!!!!
Ora stiamo aspettando che si aprano queste tende rosse…

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Il teatro è quasi pieno… bello essere qui… di nuovo…

Carla ci regala un altro Sogno e il pubblico la accoglie con calore. Devo dire che noi siamo un po’ provati stasera. La stanchezza si fa sentire in modo pesante e non riusciamo a far arrivare le nostre voci come vorremmo. Ma il cuore… quello sì… e il nostro l’abbiamo lasciato sulla magnifica chitarra di Nomadi. Una versione assolutamente stupenda e imperdibile di Nomadi proposta da Carla a Verona e anche stasera… da brividi…

All’uscita del teatro una malinconica spossatezza…Si aggrovigliano emozioni intense, stanchezza fisica e una lieve, personalissima tristezza… Perchè non sempre riesci a vivere bene la fine di qualcosa, dipende dallo stato d’animo, dai tanti prima e dopo… Sarà che questi concerti sono una luce in un momento di grande incertezza… o sarà semplicemente che è ora di andare a letto perchè fra poco più di 3 ore bisogna ripartire e macinare 500 chilometri e poi tornare a lavorare…

Lasciamo Genova con la convinzione, maturata già da tempo, che sia una città sì bellissima, ma troppo caotica e impossibile da girare in macchina… Un vero delirio… Ogni strada, ogni svolta, sembrano fatte apposta per farti sbagliare, perdere… Eppure quel Teatro della Tosse aveva un’aria così famigliare, così intima… Quell’atrio così grande che ospitava giochi per bambini, bar, tavolini e divani possedeva il silenzio delle occasioni perdute…

Arrivederci a Roma, Carla…

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

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Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

 

JANUARY 22: FROM VERONA TO GENOA: THE JOURNEY CONTINUES

Translation by Davide Andreis 

12.30 PM

Travelling again, destination: Genoa. The small C1 is now full! 3 people (Flavio, Gianpaolo and I) plus a load of luggage. We are on A26 (NT: highway 26) and the navigator insists on having us driving on A7. Chiara, don’t insist, that highway sucks, give us a minimum of decision making, come on!

2:00 PM
In Genoa we find an ideal temperature. It’s a beautiful sunny day and we decide to spend it at the Aquarium. Marina joins us and we spend the whole afternoon with dolphins, seals and beautiful fish of all kinds. I bought a pair of earrings shaped as two dolphins… hoping they bring good luck…

7.06 PM
We’re inside the theater. Very nice… intimate and cozy, with plenty of space to sit and drink. This atmosphere is so relaxing before the concert. For once, we don’t wait outside in the cold. And to think that, outside, tonight there is an acceptable temperature…

9:03 PM
At the end, we decide to sleep here in Genoa. The very idea of driving 500 km after the concert upsets us… So, in contravention of our strict rules, we have dinner before the concert and after it… immediately to bed!
Big credits to the the chestnut tiramisu cake of the restaurant… Something sublime!!!

Now we are waiting for these red curtains to open up…

The theater is almost full… it’s nice to be here… again…
Carla gives us another Dream, and the audience warmly welcomes her. I must say that we are a bit exhausted tonight. Fatigue is heavy and we can’t address our voices to her, the way we’d like to. But the heart… that one, yes… and we left ours on the magnificent “Nomadi” guitar. An absolutely beautiful and unmissable version, sang by Carla in Verona and here again tonight… thrilling…
On leaving the theater, a melancholic weariness… Intense emotions tangle, physical exhaustion and a slight, very personal sadness… Because not always one can live well the end of something, it depends on the mood, on what came before and what comes after… Is it these concerts are a light in a moment of great uncertainty… or is it simply that it’s time to go to bed, as in just over three hours we must leave and start clocking up 500 km and then back to work…
We leave Genoa with the certainty, with us since some time, that it’s such a beautiful town, but so chaotic and impossible to drive around… A mind-boggling… Every street and every turn seem tailor-made for you to get lost… Yet that Teatro della Tosse looked so familiar, so intimate… That big hall which housed a children’s playground, a bar, tables and sofas, had the silence of lost opportunities…

See you in Rome, Carla…

Lungo la strada. 4 dicembre 2007, Genova

4 dicembre 2007  Genova, Sala Govi – Teatro della Gioventù
Genova: ultima data del tour…ma solo per il 2007, speriamo! Carla torna presto!
C’è sempre un velo di malinconia quando si avvicina l’ultimo concerto di un tour che, seppur breve come questo, ci lascia dentro un bagaglio infinito di sensazioni ogni volta irripetibili.
La nebbia che confonde i contorni delle cose costituisce il sottofondo visivo delle nostre emozioni contrastanti: gioia e malinconia, ma è senz’altro la prima a prevalere.
Quasi 500 chilometri fino a Genova, attraversando lenti cambiamenti di paesaggio. Il sole ben presto ha il sopravvento sulla nebbia del mattino e ci accompagnerà in questa calda giornata… sembra quasi primavera…
Arrivati a Genova, Chiara (alias di TomTom) tenta disperatamente di portarci all’albergo, ma…la numerazione civica della città è a dir poco bizzarra e metterebbe in crisi anche le “bombe intelligenti” del signor Bush (perdonate il paragone immondo!)
Decidiamo così di parcheggiare per proseguire a piedi. Il numero 19 dovrebbe essere proprio qui, ma i numeri sono tutti dal 70 in sù…Giriamo così 15 minuti sù e giù per Via XX Settembre finchè ci accorgiamo che… bastava solo attraversare la strada… Peccato che quel numero 19 era messo lì a caso, insieme ad altri numeri ben più alti del 19… boh!
Ci cambiamo in fretta per la smania di trovarci al più presto davanti al teatro, ma la gentilissima titolare dell’albergo è in vena di chiacchiere e si informa sui nostri programmi indicandoci anche un bell’itinerario culturale, senza tralasciare di sconsigliarci vivamente la zona “caratteristica” di Genova… quella nei pressi di Via del Campo… Capito, no?
Mentre Flavio tenta inutilmente di entrare in un parcheggio dal quale non esce nessuno, io scalpito per andare verso il teatro e così, piantina di Genova alla mano, comincio ad avviarmi. Questa volta cerco il numero 16 di Via Cesarea… peccato che a quel numero civico c’è un bar o una focacceria, non ricordo. E adesso? Rifaccio la strada arrivando fino al lato opposto e… magia! In compagnia di tanti numeri oltre la settantina si trova anche un altro 16 che questa volta corrisponde al Teatro della Gioventù!

Nel frattempo arriva anche Flavio e dopo un po’ incontriamo Carla, proprio mentre stiamo andando alla ricerca di un bigliettino da accompagnare al nostro regalo.
Lei, bellissima e sorridente, ci saluta con il calore che le è proprio e si ferma a parlare un po’ con noi.
La temperatura è primaverile ed è piacevole passeggiare per le vie del centro dove incontriamo anche molti venditori ambulanti di rose.
Quando è ormai sera ci ricongiungiamo agli altri compagni di avventura e mentre loro decidono di mangiare qualcosa, noi due decidiamo di farlo dopo. Prima del concerto mai, per carità! Faccio compagnia a Marina e Sandra intente a gustarsi una focaccia e approfitto del mio digiuno pre-concerto per scrivere il biglietto a Carla (finalmente ne ho trovato uno sobrio, come dice Flavio).

Peccato che a fine concerto non troveremo in zona un solo locale aperto per mangiare, ma di questo scriverò più tardi.
Il concerto ha inizio alle 21,15 con l’esibizione di Ivan Segreto. Dopo circa un’ora è la volta di Carla.
Il pubblico (quasi tutti sono lì per lei) la accoglie con grande calore anche qui a Genova. La scaletta, purtroppo, è ridotta a 14 brani che Carla interpreta con tutta se stessa creando un’atmosfera da brivido. Il chitarrista Martellotta ci è piaciuto sempre di più, sera dopo sera. Ancora emozioni forti e attimi sospesi nel tempo… con un solo, ma grande rammarico: il taglio della scaletta dovuto alla scelta di far cantare insieme Carla e Segreto. Non l’abbiamo trovato giusto per nessuno dei due artisti. Un concerto, come ogni forma d’arte, ha una logica vissuto nella sua interezza e mi dispiace che il pubblico presente a Genova (ci sono persone arrivate da molto lontano, anche dalla Germania) non abbia potuto godere di un concerto come quelli di Taranto e Seriate. Fra i vari pezzi tagliati fuori da questa data, anche il meraviglioso testo di Occhi, scritto da Carla stessa.
A fine concerto, come di consueto, aspettiamo Carla per salutarla e augurarle un Buon Natale. Prima che lei esca mi viene anche chiesto da uno dello staff di mettermi a guardia del camerino, nemmeno fossi un energumeno…
Poco dopo esce Carla e si intrattiene con noi. Le consegno il biglietto scritto durante la “cena” e poi ci avviamo tutti verso l’uscita.
Mentre Carla firma gli autografi, Marina ed io ci intratteniamo a parlare piacevolmente con Francesco Cattini della International Music.
L’ennesimo venditore ambulante di rose ci propone l’acquisto. Ormai è tardi e non credo abbia ancora la speranza di vendere… Ma con uno sguardo di intesa ci mettiamo tutti d’accordo nell’attendere Carla all’uscita con un mazzo di rose! Così, quando lei esce gliele doniamo e lei ridendo: “ma… le avete rubate”? E noi: “no, le abbiamo comprate da lui” indicando il venditore, felice per l’affare concluso proprio a fine giornata.
Per noi due invece la serata si conclude alla ricerca di un posto dove assecondare i lamenti dello stomaco. Niente da fare… tutto chiuso!
Torniamo così in albergo affamati come lupi, sperando che il frigobar nasconda qualche sorpresa golosa, come barrette di cioccolato o simili, ma anche qui niente da fare… solo bibite…
Ormai rassegnati a digiunare, ci dividiamo una lattina di Coca Cola ridendo delle nostre scelte irrazionali e sognando la colazione del giorno dopo…

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

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Foto di Flavio Francescangeli