La ragazza con l’orecchino di perla – DVD

foto tratta dalla pagina facebook Linea d'ombra

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Il dvd con la registrazione delle due serate del 19 e 20 gennaio sarà in vendita dal 22 febbraio presso i bookshop delle mostre di Bologna e Vicenza, e dal 21 febbraio sarà possibile comprarlo online dal sito Linea d’ombra.
Sarà accompagnato da un libretto di 24 pagine con le foto e i testi delle canzoni scritte da  Goldin e Battiato, l’introduzione di Marco Goldin che racconta la mostra e i suoi dipinti, un montaggio con le prove ed il backstage dello spettacolo vero e proprio.  

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Il costo del dvd è di 18 euro. All’interno della mostra sarà venduto anche in abbinamento al catalogo, al prezzo complessivo di 40 euro.

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La ragazza con l’orecchino di perla
Spettacolo di Marco Goldin con musiche e partecipazione di Franco Battiato

Registrazione effettuata al Teatro Comunale di Bologna il 19 e 20 gennaio 2014 dello spettacolo ideato, scritto e diretto da Marco Goldin, con la partecipazione straordinaria di Franco Battiato, autore delle musiche e interprete sulla scena con Alice e Francesca Michielin.
Il DVD inizia con il racconto che Marco Goldin ha fatto della mostra e dei suoi dipinti, poi un bellissimo montaggio che dà conto di prove e backstage dello spettacolo vero e proprio. Quello che, scritto dallo stesso Goldin come atto unico per il teatro con le musiche di Franco Battiato, illustra più che la vita di Vermeer, il sentimento che lo ha guidato alla realizzazione della “Ragazza con l’orecchino di perla”.
L’azione teatrale è composta di quattro scene – dalla spiaggia di Scheveningen fino allo studio di Vermeer a Delft –, collegate tra loro da un tema musicale. Nella parte di un Vermeer collocato in una sorta di mondo oltre la vita, dal quale parla, Giulio Brogi. Gli altri attori impegnati con lui in scena sono Gilberto Colla, Loriano Della Rocca e Fiorenzo Fiorito, nella parte di persone incontrate rispettivamente per strada, in chiesa e al mercato.

Goldin ha poi immaginato, e fatto rappresentare sul palco, una sorta di dialogo con se stessa della protagonista del dipinto, in due differenti momenti della sua vita, in un intreccio di canzoni animate dalla splendida voce di Alice, magistrale interprete di brani senza tempo, e da Francesca Michielin.
Una conversazione, un dialogo cantato entro scenari diversi, sospesi nel tempo e nello spazio, sullo sfondo dell’Olanda seicentesca. In questo senso sono state molto importanti le scene, costruite con suggestive e sapienti creazioni video, realizzate da Fabio Massimo Iaquone con la collaborazione di Luca Attilii, mentre Erminia Palmieri ha firmato la scenografia e i costumi. Light designer Filipa Romeu.
Tutto lo spettacolo è stato costruito attorno alla splendida musica di Franco Battiato, che per questa occasione ha rivisto l’originale composizione realizzata per il “Telesio”, opera che ha avuto un’unica rappresentazione nel 2011 e che è stata qui adattata insieme al maestro Carlo Boccadoro, che ha suonato anche il pianoforte e coordinato l’ensemble musicale. 
Ma Franco Battiato non si è limitato alla creazione delle musiche, salendo anche sul palco per interpretare, assieme ad Alice, due canzoni. Dapprima “Nel mercato di Delft” e poi “Insieme nel mondo”, che Goldin ha posto a sigillo del suo racconto, in chiusura di spettacolo.

Sul palco con Carlo Boccadoro al pianoforte, Angelo Privitera (tastiere e programmazione) e “The Modern String Quartet”, composto da Cesare Carretta (primo violino), Aldo Capicchioni (secondo violino), Aldo Zangheri (viola) ed Enrico Guerzoni (violoncello). Ingegnere del suono, Pino Pischetola.

Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con International Music and Arts.

Durata totale del DVD 148 minuti.

(tratto dal sito Linea d’ombra)

La ragazza con l’orecchino di perla 19/20 gennaio 2014

9.45
Senza imprevisti non sarebbe uno dei nostri soliti viaggi che ci portano da Carla 😉
La mia mitica C1 ha una lampadina fulminata e a chi rivolgermi se non al mio benzinaio di fiducia? In realtà non è proprio lui, ma in genere tutti i bravi benzinai sono in grado di cambiare una lampadina (penso) e nemmeno mi sfiora la possibiltà che qualcuno non ne sia capace…
Ecco, questa era la premessa…
L’omino, in realtà un giovane sui 30 anni, parte in quarta e tenta (e sottolineo tenta) di smontare del tutto il faro che accoglie la povera fulminata… Dall’abitacolo lo guardo atterrita mentre toglie tutte le viti tranne l’ultima che proprio non riesce a svitare… Intanto i minuti scorrono, Flavio mi aspetta… Dopo mezz’ora l’omino/giovane desiste, riavvita tutto ed io, sconsolata, riparto…
A questo punto, una sosta in pasticceria ci vuole proprio… Sostituiremo più tardi la lampadina…

13.00
Il nostro simpatico navigatore con la sua chiara voce femminile ci ha appena avvisati che esiste un percorso più veloce di quello che abbiamo impostato… Ed ha autonomamente deciso di cambiarlo… Ma un sacchetto di affari suoi… no? 🙂

18.45
Siamo davanti al teatro al freddo. Ci hanno spiegato il complicato meccanismo attraverso il quale consegneranno i biglietti, ma ho capito solo che se all’ora della consegna – e non un secondo più tardi – non saremo qui con la nostra mail di prenotazione potremo anche piangere in cinese…. rimarremo fuori. E quindi siamo qui e aspettiamo… io seduta su un gelido scalino che mi sta letteralmente anestetizzando le zone che ci appoggiano sopra. Ma va bene anche così 🙂

21 gennaio, tornando verso casa
Ci rimettiamo in viaggio dopo due giorni molto belli, portando con noi le nuove sensazioni regalateci dalle due serate a cui abbiamo avuto la fortuna di assistere.
Lo spettacolo è la sintesi dell’Arte nella sua interezza, un perfetto connubio di pittura, musica e poesia che accompagna lo spettatore lungo un percorso a lui forse sconosciuto, fatto soprattutto di sensazioni, non di fatti, di immagini destate dalle parole del pittore (Vermeer) in un immaginario viaggio, tra passato e futuro, in una realtà irreale e sospesa, disegnata da pennellate di luce nelle ombre che rivelano invece di nascondere; sulla trama intessuta dalla musica di Battiato si muovono le voci della protagonista nel primo dialogo tra le due età della ragazza con l’orecchino, un prima e un dopo che si annullano nel tempo dell’esistenza.
Carla e Francesca Michielin bene si immedesimano in questo ruolo e le loro voci si rispondono in un tempo che annulla il distacco tra passato e presente, l’una si rispecchia nel volto vissuto dell’altra, la voce dell’una trova nell’altra la sé stessa di prima.
I due brani cantati insieme a Franco Battiato sono la perfetta sintesi del rapporto tra l’artista pittore e la sua creatura. La musica di Battiato è una perla che valorizza i già splendidi testi di Goldin e nella nostra interpretazione il contrasto tra gli abiti scuri di Battiato e il vestito chiaro di Carla rimanda al gioco di luci e ombre che costituisce il leit motiv dello spettacolo. Ci piace pensare che rappresenti l’artista pittore la cui anima, apparentemente immersa nell’oscurità, vive nella luce propria della sua opera più bella.
La forte presenza scenica di Carla, sottolineata dall’abito creato appositamente, si addice in modo magnifico al ruolo della protagonista; la figura bianca appare e scompare nello svolgersi dell’atto unico emergendo dall’ombra delle quinte per poi rientrarvi, così come nei dipinti mostrati nel prologo da Marco Goldin le luci accendono le quiete ombre di volti, boschi, interni di chiese immaginate.
Di grande impatto emotivo il telo velato posto in alcuni momenti davanti alla scena; su di esso vengono proiettate immagini parallele, che richiamano i quadri della mostra introdotta dallo spettacolo, mentre la realtà scenica continua a scorrere oltre il velo che non nasconde ma mostra, non divide spazi ma li unisce nell’unicità del tempo.

Dopo lo spettacolo ci troviamo davanti ad una pizza per un pasto veloce, l’idea è quella di ripartire subito ma abbiamo lasciato la C1 in un parcheggio che chiude alle una di notte, ce la faremo? Il panico mi assale e metto l’orologio da polso sul tavolo per controllare l’inesorabile scorrere del tempo in attesa delle pizze che non arrivano…
Alla fine come sempre è Marina che ci tira fuori dai guai. Insieme a Davide va a recuperare la nostra auto ma… C’è un ma… C’è sempre un ma in queste situazioni… Ho dimenticato di dare il tagliando del parcheggio a Marina che di lì a breve si troverà a discutere col parcheggiatore che la prende per una ladra di auto di piccola cilindrata 😉 ma Marina risolve sempre tutto e dopo aver firmato (non col sangue) una dichiarazione in cui giura di non essere una ladra ma solo una maestra del problem solving recupera la piccola C1 e noi possiamo ripartire 🙂

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