Ore 10,55: i TOURisti si trovano a Bologna e attendono Marina per partire alla volta di Torino.
Intanto impostiamo l’immancabile Chiara 🙂
Ore 14,22: dopo una breve sosta in autogrill il viaggio prosegue sulle note di…. “A cosa pensano” 🙂
Fa molto freddo e c’è nebbia… La musica di Carla risuona in auto… cantiamo tutti insieme… è bellissimo… “Deserti pieni di luce, così vicini al cuore…”
Ore 16,31: siamo a Torino, davanti al Teatro Colosseo. Ho dei ricordi meravigliosi legati a questo luogo. Torino è la città della mia infanzia… Qui ho vissuto i giorni più belli della mia vita. E a Torino, proprio qui al Colosseo, ho visto diversi concerti di Carla. I biglietti me li prendeva mia nonna mesi prima. Pregava il personale del teatro di mettere via due biglietti in prima fila per la nipote che abitava a Viterbo e veniva apposta per il concerto di Alice. E poi prendeva il tram da sola e andava a ritirarli… Subito dopo mi chiamava orgogliosa della sua conquista. Al concerto andavo insieme a lei. Era una donna meravigliosa. Dopo il concerto aspettava che io salutassi Carla. Ricordo ancora la sua immagine il 14 febbraio 1987. C’era la neve, io aspettavo che Carla uscisse dal Teatro per salutarla. Mia nonna, poco distante da me, mi aspettava in piedi, infreddolita, con il viso pallido. Era felice perchè lo ero io… Vedemmo altri concerti insieme dopo quella data. Stasera sarò seduta con Flavio nelle stesse poltrone e dentro di me le dedicherò Il contatto.
Ore 20,56: siamo al teatro. Incontro vecchi amici, amicizie dei primi anni 80: Luca, Claudia… torno indietro di oltre 20 anni. Quanti ricordi qui a Torino… Vorrei che fosse una serata speciale… è troppo forte il legame che ho con Torino. Non durerà il tempo di un concerto….
Ogni canzone è un microcosmo di emozioni che tornano a sfiorarmi la pelle, immagini scorrono lente nella mia mente, confondendosi con quelle proiettate sul palco; le voci, le risate che esplodono nei miei ricordi si mescolano con i suoni che invadono il teatro. Un velo di malinconia si posa sul mio sguardo mentre osservo la scena sul palco, penso al passato, penso al presente, penso al futuro. Il viaggio musicale offerto da Carla si consuma velocemente nello scorrere consueto del tempo, resta in me la sensazione di aver vissuto con intensitá un tempo che è fuori dalla consuetudine, fuori dal tempo.
In ogni brano ritrovo qualcosa di me, pezzi di una storia come tante, frammenti di vite, la mia e quella di chi ho amato, o di chi ho appena incontrato in questa vita…
Una nota speciale in questa data torinese: la presenza, finalmente, di Mino Di Martino.
Un pioggerellina fine e fredda all’uscita dal teatro mi risveglia dal torpore del sogno, aspettiamo ancora un po’ che Carla esca… Per noi è ora di rimettersi in viaggio nella notte che avvolge l’autostrada ed i ricordi…