God is my DJ. Riccione 5 giugno 1999

Mai come quando devo parlare di Carla mi accorgo di quanto le parole siano insufficienti a descrivere qualcosa che è pura emozione, dunque non raccontabile. Ma ci proverò ugualmente.
L’insufficienza delle parole è la prima cosa che mi ha colpita il 5 giugno a Riccione quando, nel pomeriggio, ho incontrato Lei per strada. Avrei voluto fermarla per dirle tante cose, ma ho avuto il coraggio di farlo solo di fronte al Palazzo del Turismo (dove qualche ora dopo si sarebbe tenuto il concerto); dunque non c’era più molto tempo e, soprattutto, non sapevo più cosa dire. Così, con un filo di voce, mi sono limitata a chiederle le date di San Benedetto del Tronto e di Cividale.
Le prove sono iniziate verso le 18:00 e sono durate quasi due ore: ennesima conferma della professionalità e del perfezionismo di Carla che ha poi fatto circa mezz’ora di concerto.
Seduta sui gradini del Palazzo del Turismo ho ascoltato quel poco che mi giungeva all’orecchio delle prove. In realtà non si sentiva quasi niente, ma questo per me aveva poca importanza; mi bastava sapere che oltre una parete c’era Lei che cantava.
Il concerto è iniziato verso le 23:15. Il palco era molto sobrio, solo poche luci, come ultimamente avviene ai concerti di Carla. Ma quel buio voluto è stato illuminato da 30 minuti (troppo pochi) di musica straordinaria, come sempre del resto.
Mi accorgo di come mi risulti difficile commentare la musica che non ha bisogno di alcun commento: va semplicemente ascoltata ed amata. Vorrei però spendere due parole per la meravigliosa interpretazione dell’Oceano di Silenzio di Franco Battiato. Con quel passaggio straordinario da tonalità vocali molto basse a quelle liriche Alice mi ha regalato un’emozione indimenticabile.
Ed è con quelle note nella testa e nel cuore che già mi proietto alle prossime date del tour.
Vorrei concludere con un saluto carissimo a Giulia, Antonella, Marco e alle altre ragazze che ho conosciuto a Riccione e delle quali ora non ricordo i nomi.


Cristina