God is my DJ. Le Chiese

Esistono spazi inanimati che nella mente ricevono vita dalle emozioni che vi hanno abitato

Esistono spazi che regalano estasi

Esistono spazi vuoti che i pensieri possono riempire e le parole cantate rendere immortali

Esistono spazi sognati che possono , per caso, ritrovarsi in un’immagine e, altrettanto per caso, divenire spazi reali, per tornare poi, nella memoria, a farsi Sogno

Chiesa di S.Francesco Cividale del Friuli

Cattedrale di Conversano

 

Basilica di San Nicolò Pietra Ligure

Abbazia Benedettina di Santa Maria in Sylvis Sesto al Reghena

 

Cattedrale di Brindisi

Duomo di Cosenza

Chesa di S. Stefano di Venezia

 

 

God is my DJ. Estate 2000. I racconti di Flavio

I racconti di Flavio

Ascoli, 2 luglio
Ricordo l’emozione di questo primo viaggio… Siamo partiti la mattina presto, Cris ed io, in treno; nell’aria quel profumo intenso d’estate che già si rivela sin dalle prime ore del mattino.
Arriviamo a S. Benedetto del Tronto (altro ricordo stupendo di un anno prima, quando Carla mi regalò un sorriso bellissimo in una piccola piazza), e lì incontriamo Giò, è la prima volta che ci vediamo noi due, dopo una fitta corrispondenza via e-mail. E dopo un po’ ritroviamo Silvia e Antonella (le Carote), conosciute per un attimo a Roma, il 26 aprile…
Un allegro pranzo a base di pizze (che ci accompagneranno per tutte le cene dei concerti), un salto alla stazione a prendere Maria, e poi si parte, sotto il sole, verso Ascoli, dove inizia la prima “caccia al tesoro” per trovare i luoghi in cui Carla canterà…
Riusciamo anche ad intravedere dal finestrino dell’auto un manifesto che annuncia il concerto!! Ne vedremo ben pochi, purtroppo, nel corso del nostro tour parallelo.
Finalmente lasciata l’auto, Ascoli ci appare come una città accogliente, molto carina… ma anche molto calda! E sparpagliati in una piazza, ascoltiamo le indicazioni di un vigile per raggiungere il Chiostro di S.Domenico…nella foto che ci ritrae in quel momento sembriamo più dei sopravvissuti ad un naufragio che altro…
E’ giorno di prove, nei nostri cuori una tenue speranza… potervi assistere, in disparte, e magari riuscire almeno a salutare Carla. Raggiunto il Chiostro prima di lei (sarà sempre così, tranne che a Rispescia) aspettiamo… Nell’attesa ognuno è perso in qualche pensiero speciale, in sensazioni già provate, eppure sempre così forti e nuove! Ma ecco, arriva, in un abito molto estivo, i capelli sciolti, bellissima… Un saluto, qualche parola, poi se ne va.
Le prove le seguiamo da dietro una vetrata, di lato al palco, si scattano foto, si fanno commenti, ma verso la fine, timidamente, mi affaccio ad un’entrata del cortile ad ascoltare, qualcun altro si aggiunge a me, da lontano Carla ci guarda, e ci sorride…
La sera dopo il concerto… Alla fine, qualche parola di Carla rivolta a noi ci fa sentire accolti e straordinariamente felici.

Caserta, 5 luglio
Un interminabile viaggio nel caldo afoso di diversi treni ci porta fino a Caserta, stavolta siamo in quattro, con Cris e me, Maria e Katia (la Crucca). Arrivati a destinazione nel pomeriggio, ci tuffiamo nel fresco delle camere d’albergo, dove il clima è decisamente migliore. Ma dopo un’ora siamo già fuori, in cerca di via Gemito, dove prenderemo i biglietti per il concerto.
I Casertani ci danno indicazioni a dir poco varie sul percorso da fare, ma prevale un “dritto lungo la strada, poi in fondo a destra”. Alla fine rimarrà famosa l’esclamazione di Maria “io in via Gemito per la Crucca, domani non ci torno!!”
Il 5 luglio ci raggiungono le Carote, convinte dal nostro entusiasmo, dopo un bel viaggetto in auto che farà arrossare ancora di più il braccio destro di Antonella… e mentre loro si danno una rinfrescata prima dell’ennesima ricerca del luogo, Cris ed io troviamo il tempo di visitare il Parco della Reggia…Nessun commento..
Poi via, si riparte…Troviamo il posto, S.Leucio, e, naturalmente, arriviamo prima di Carla…
Stavolta non si può proprio entrare alle prove, ascoltiamo qualche frammento dalla strada, senza vedere… Tra i rumori della via ci arrivano le note dolcissime di Anin a gris… e non v’è traccia della Crucca, ma dove sarà?!
Davanti all’entrata un’ora prima che si apra il cancello, difendiamo la nostra posizione fino allo stremo, poi una corsetta per accaparrarsi i posti, quasi in prima fila.
Dopo il concerto, Cris mi presenta a Carla… momenti indimenticabili incisi in me…

Pietra ligure, 11 luglio
Un altro viaggio… Dopo una notte in treno, la luce del mattino ci mostra di passaggio una Genova grigia e nuvolosa e così sarà in parte Pietra Ligure… Un tempo da lupi per i tre giorni che ci fermiamo, pioggia, freddo, temporali, mare agitato, vento; solo a tratti uno sprazzo di sole. Ma saranno tre giorni bellissimi.
Le città, al mattino presto, hanno un’atmosfera particolare, le vie quasi vuote, in un silenzio quasi surreale, il profumo dell’aria…il tiepido sole tra le nuvole, si apre una piazza e ci mostra la chiesa di S. Nicolò dove Carla canterà domani.
Il tempo corre veloce quando si sta bene, e domani arriva subito…
Le nuvole non ci danno tregua, ogni tanto cade qualche goccia di pioggia, davanti alla chiesa, già da un po’, vediamo arrivare Carla, ci saluta un po’ frettolosamente. Ines si ferma un attimo a salutarci, dolcissima come sempre con noi. Entrati anche noi due nella chiesa, ci fermiamo in fondo, stavolta ci fanno cenno di poter restare… ma sarà una suora a farci uscire. Delusi e un po’ arrabbiati per questo inconveniente usciamo a fare un giro…
La sera la Chiesa è gremita, finalmente un luogo adatto a questo stupendo concerto…
L’atmosfera è suggestiva, le emozioni si susseguono col succedersi dei brani, le vibrazioni lasciano in noi sensazioni difficilmente descrivibili con le parole. La musicalità di Carla risuona nella Chiesa, la sua sensibilità traspare da ogni gesto, da ogni sfumatura della voce, il violoncello di Ines coi suoi vibrati si esprime come non mai.
Rapiti dalla musica, dalla voce, dal luogo, ci nutriamo felici della sua arte.
Dopo il concerto Carla si ferma ancora a parlare con noi…
La fame comincia a farsi sentire ed entriamo da un certo “Max” sul lungomare pietrese, è piuttosto tardi e non c’è nessuno a mangiare…Dopo un po’ un lieve trambusto ci sorprende, uno dopo l’altro vediamo entrare nella sala i musicisti e Carla… Non so se in quel momento avremmo voluto essere invisibili, ma in fondo, c’eravamo prima noi…

Sesto al Réghena, 15 luglio
Una delle date più belle… La mattina del 15 luglio, Cris ed io, dopo il solito viaggio in treno, troviamo anche il tempo per fare una capatina nella splendida Venezia. Mentre Maria, che voleva farci una sorpresa, è alla stazione di non ricordo quale paese, che ci aspetta (meglio avvertire prima di fare una sorpresa!!).
Un’altra chiesa accoglierà le splendide melodie, un luogo stupendo, l’Abbazia di S. Maria in Sylvis. Arriviamo contemporaneamente a Carla che ci saluta, c’è anche Francesco Messina oggi, si fermerà poi a parlare con noi a lungo…
L’abbazia risale al sec. VIII, ma dell’architettura originaria rimane ben poco…E’ comunque molto particolare, il transetto è posto in posizione elevata rispetto alle navate, ed è raggiungibile con due ampie scalinate laterali.
Assistiamo alle brevi prove, da lontano, e speriamo stasera di ascoltare finalmente Anin a gris
L’atmosfera è straordinariamente suggestiva… Una chiesa stupenda, la voce di Carla trova in quegli spazi antichi il suo teatro più bello, la musica si diffonde con delicatezza facendosi parte stessa del luogo sacro, l’immagine che a noi appare di Carla e dei suoi musicisti dietro una grata del transetto, e l’ombra di Carla che per un effetto di luce si riflette su una parete dell’abbazia.
Questo concerto regala a noi presenti delle sensazioni uniche, le note ci avvolgono, la voce di Carla si diffonde attorno a noi, magica, dentro di noi…
La dolcezza del suo viso, il lieve movimento del corpo e della testa mentre canta Anin a gris ci cullano lievemente, un sorriso incontenibile si schiude in me…

Milano, 18 luglio
Dopo Sesto al Réghena le emozioni continuano nella cornice raccolta del chiostro del Conservatorio di Milano.
Il caldo è opprimente, ma niente ci ferma, nemmeno le zanzare!!
A Milano con Cris e Maria incontriamo di nuovo Giorgia, delle prove ci resta un’unica foto scattata velocemente prima di uscire dal cortile. Sembra che non si possa assistere stavolta…
Il concerto ci regala un’altra perla… Seduta sui gradini del palco, sola in scena, Carla canta La recessione
Il pubblico di Milano, come già quello di Sesto, è molto caldo, gli applausi sembrano non avere mai fine, e Carla sorride moltissimo, in una luce perfetta che ci permette di scattare delle bellissime foto.
Le zanzare però ci perseguitano (ma perché nessuno ci ha avvertito dell’invasione di un esercito di zanzare!!!!), e soprattutto Cristina, che indossa un vestitino molto corto e viene letteralmente assalita da questi insetti per tutta la serata, finché verso la fine del concerto ha un lampo di genio! Nel suo zaino ci sono i pantaloni! Con abile mossa e rapidità fulminea se li infila sotto il vestito… ma ormai il danno è fatto!
Dopo il concerto riuscire a salutare Carla è davvero un’impresa, c’è una gran folla, ma a noi nessuno ci ferma…


Roma, 19 luglio
Dopo qualche ora di sonno sul divano di Giorgia, a Milano, siamo partiti per Roma… Ancora ci domandiamo cosa ci facesse Carla nella rumorosa manifestazione che ne ospitava il concerto…
A Roma ci sono anche le due Carote, poi arriva Cosetta; le prove scorrono via velocemente, tira un vento che scompiglia i capelli di Carla che appare tranquilla, nonostante il luogo si riveli subito inadatto ad un concerto che richiede spazi più raccolti, e un’atmosfera diversa. Dal palco scherza anche con noi, è davvero un bel pomeriggio.
Il concerto, purtroppo, sarà rovinato dal frastuono di altra musica proveniente dalle vicinanze, in certi momenti non si riesce nemmeno a distinguere una nota delle amate melodie…
Finito il concerto ci concediamo una veloce cena in un caratteristico ristorantino ricavato da un barcone sul Tevere. E domani si torna a casa per una breve pausa, fino alla prossima data, il 4 agosto a Stia.

Stia, 4 agosto
Arriviamo a Stia dopo un bel viaggetto da Firenze. Il palco è già pronto, ci sediamo ad un tavolino di un bar nella piazza di Stia. Quando arriva, Carla ci saluta sorridente… Scatto due foto ad Ines e Cristina, qualche foto anche per noi quattro, che lungo i viaggi abbiamo consolidato una forte amicizia nata appena all’inizio di luglio… E ogni tanto scrutiamo il cielo, ci sono delle nuvole, e verso sera le rondini ci fanno compagnia…
Si ripetono emozioni, si assapora ogni istante di quell’attesa, è un’esperienza unica… Ma anche questo concerto viene maltrattato dai rumori provenienti stavolta da un ristorante della piazza. Carla lancia sguardi eloquenti in quella direzione, è impossibile suonare così… Ma continua, sa che in quella piazza ci sono persone che la amano intensamente, che sono lì per lei, per la sua musica, per la splendida voce…

Montichiari, 9 agosto
Ancora in viaggio… Fino a Firenze in treno, e poi la mattina prestissimo si parte in auto con Silvia ed Antonella, direzione Brescia, dove “raccoglieremo” Maria per poi andare a Montichiari. Sulla piazza dove si trova il palco si affaccia il Duomo, lì ritroviamo Giorgia, ma si fanno anche altri incontri piacevoli, volti intravisti tra la folla nei concerti precedenti, volti sconosciuti. L’atmosfera che si respira in queste occasioni è stupenda, sembra quasi di vivere un sogno, un dolcissimo sogno, lungo tutta un’estate.
Di Montichiari resta inciso in me, il pensiero che Carla ha avuto per noi durante il concerto.
La dedica di Nomadi per chi la segue in questi concerti, ogni sera, questa estate…
Così Nomadi, che ho sempre amato particolarmente, e ancor di più in questo tour, grazie ad un arrangiamento bellissimo per il violoncello, diventa un po’ la nostra canzone…
Ad ogni ascolto mi stupisce la delicatezza della trama che unisce, in un continuo intersecarsi, la voce di Carla ed il violoncello di Ines, così struggente e intenso…
Siamo in molti a Montichiari, e la serata si conclude con una bella cena, perché sì, va bene nutrire l’animo con la buona musica, ma la fame è fame…
Per noi che dobbiamo ripartire per Firenze la strada del ritorno sembra un po’ difficile da trovare, strane indicazioni per l’autostrada ci portano invece in una tranquilla strada di campagna… Così allunghiamo un po’ il nostro viaggio, ma che importa, siamo davvero felici!


Rispescia, 10 agosto

…Ma che ci fa GIMDJ a Rispescia? Alla Festambiente? Dove troviamo stand ricchi di cose naturali, bevande sane, oggettini fatti a mano, ristoranti a base di vegetali (ma le nostre Carote si sono salvate!), nonché una folla di giovani e rumorosi stranieri diretti a Roma per il Giubileo!!
Il rischio era di ripetere la serata di Roma… Arriviamo un po’ stanchi, dopo il viaggio a Montichiari, in un parcheggio in aperta campagna, tira un po’ di vento che alza la terra, e bisogna aspettare le 6, perché prima non fanno entrare…
Troviamo Carla che sta già provando e voci di corridoio dicono che il concerto inizierà vero le 11 di sera…
L’attesa è davvero lunghissima… Stavolta sembra quasi impossibile pensare che Carla salirà sul palco a cantare, tanto è il frastuono… ma, alla fine, ci arrivano le note di Jesus blood never failed me jet, ed il concerto inizia…
Vorremmo un po’ di silenzio, un po’ di rispetto, vorremmo sempre un luogo adatto ad un concerto come questo…

Chieti, 12 agosto
L’ultima data di agosto, un po’ di malinconia, siamo sempre noi, Cris, Maria, Antonella, Silvia ed io.
Una nuova piazza, magari la chiesa che vi si affaccia sarebbe stata più adatta, ma non siamo noi ad organizzare i concerti…
Così ci esce anche una discussione con un’abitante del luogo, che voleva rubare il posto preso da Cris, stava per scoppiare una rivoluzione, ma poi la “signora” ha ceduto…
Carla ci regala sempre emozioni senza fine, anche quando tutto sembra esserle contro, i luoghi, le persone, i rumori…
Non potendo scattare foto perché troppo lontano dal palco, questa sera mi godo tutto il concerto senza preoccuparmi di diaframmi, di messa a fuoco, di inquadrature, di riflessi nell’obiettivo… Così vivo pienamente le stupende sensazioni di tanti brani, uno per tutti Il sole nella pioggia, che Carla rende sempre più vivo ed emozionante con il suo muoversi delicato, le mani che tracciano segni invisibili nell’aria…
A fine concerto, un lungo saluto, ci rivedremo il 2 settembre.

Costigliole d’Asti, 2 settembre
L’ultimo concerto è stato la splendida chiusura di una splendida estate…unica, forse irripetibile, magica.
La giornata del 2 settembre si preannunciava stupenda sin dal mattino e Costigliole mi è apparsa come una piccola isola avvolta da colline verdi piene di vigneti in un mare di cielo terso. Le torri del castello spiccano fra i tetti del paese, e sarà là, nel parco, che incontreremo la nostra Carla. Ci siamo tutti, anche se Giò ha voluto prima fare una deviazione verso Costigliole Saluzzo, in provincia di Cuneo, dove c’era un castello, ed un concerto… ma non era quello di Carla…
Riunita tutta la compagnia di viaggiatori, il pomeriggio è scivolato via dolcemente, l’attesa dell’incontro non è mai stata così lunga; frasi spezzate, sguardi complici, frammenti di pensieri, sorrisi, tra noi che siamo lì per lei, tra noi che siamo lì anche per noi.
Le prove vanno avanti un po’ stancamente, è l’ultima data, ma lei sembra molto serena, ed io lo sono molto più di quanto avrei immaginato; scatto qualche foto, accanto a me c’è Cris, e intorno Maria, Silvia, Antonella, e Giorgia un po’ più in là…
Il sole sta scendendo, le prove finiscono, ci avviciniamo. E Carla ci regala uno dei momenti più belli e lunghi delle nostre vite legati a lei…Ci sorride, parliamo, ci guarda negli occhi, qualcosa di stupendo sta sfiorando le nostre esistenze… Poi ci salutiamo, con l’animo sereno, aspettiamo con ansia che inizi l’ultimo concerto…
Il buio arriva presto, ormai siamo in settembre, l’aria si è raffreddata… ma non i nostri cuori, in trepida attesa ancora una volta dell’inizio del Concerto. Uno scroscio violento di gelida pioggia fa scappare tutti dai posti già occupati… ma noi restiamo lì, del tutto indifferenti alle gocce su di noi, certi dell’inconsistenza di questo piccolo contrattempo.
I nostri sguardi si incontrano, e, come fosse sempre la prima volta, si raccontano l’emozione, la trepidazione, la gioia immensa di trovarci insieme ad aspettare l’ennesimo contatto con le nostre sensazioni…
Vestita di bianco ci appare nella cornice del castello illuminato su cui si stagliano le sagome di alberi scuri per la notte…il mio cuore si ferma un istante, un lungo istante di respiro trattenuto, come per non disturbare e rubare alla realtà le melodie del sogno…
Conosco ogni gesto, ogni sfumatura della voce, ma ogni concerto è un’esperienza nuova, un’emozione diversa, una scoperta continua di frammenti preziosi che insieme raccontano l’animo sensibile di chi mi accompagna da tanti anni.
Mi restano prepotenti nel cuore le sensazioni provate nell’ascoltare e veder cantare Il sole nella pioggia, momento di grande suggestione, di brividi che percorrono i sentieri dell’animo…Alice si muove seguendo la sua Musica ed i percorsi segnati dal cuore, la vedo danzare e le immagini si riflettono nella mente in un crescendo di sensazioni…
Stupendi attimi di dolcezza contornano Anin a gris… lei, seduta , traccia lievemente un disegno delicato col suo muoversi appena accennato…e noi, rapiti dalla voce, sogniamo avvolti dalla sua grazia…
E Nomadi… risveglia in me antichi ricordi di serenità, mi perdo ancora nelle note del violoncello così vibrante di emozioni…
Molti momenti sono racchiusi dentro di me, alcuni fermati nell’immobilità di una foto che per sempre racconterà attimi di vita vissuti pienamente, insieme a persone incontrate quest’estate e che già sono punti fermi del mio vivere… Costigliole è solo l’ultimo dei tanti frammenti di un lungo viaggio iniziato il 2 luglio ad Ascoli.

P. S. A Costigliole i nostri cellulari non prendevano quasi mai, solo Cris è riuscita a trovare un posto in cui prendeva bene… il bagno di un bar…

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