Lungo la strada. 5 settembre 2008, Pinerolo

5 settembre 2008 Pinerolo, Teatro Sociale
Un altro lungo viaggio verso le emozioni più intense, verso noi stessi, che ci ritroviamo ogni volta, magicamente, in un Universo del tutto nuovo. Come fosse sempre il primo concerto a cui si assiste, ritroviamo le sensazioni di un primo incontro.
Così inizia il nostro viaggio lungo l’Italia, lungo passaggi meravigliosi tra terra e cielo, poi tra mare e cielo e ancora tra cielo e cielo, quando dall’alto dei viadotti sembra quasi di volare…
È ancora notte quando Flavio si mette in viaggio per raggiungermi e alle 6 in punto lo vedo spuntare dalla strada (stranamente sono già pronta e lo aspetto al cancello di casa mia).
Appena sistemato il navigatore scatto la classica foto che immortala l’itinerario (tra l’altro poi preferiremo passare per la Liguria evitando la Firenze-Bologna indicataci dal pazzo che ogni tanto svalvola un po’).
Flavio invece – con mio grande “piacere” – sintonizza la radio sulla solita pallosissima frequenza che però – lo ammetto – si rivela molto utile quando ci segnala in anticipo il formarsi di 4 km di coda, ovviamente dove? Ma sì sempre lì, nei pressi di Firenze, tra Fi sud e Scandicci… E allora il dubbio… Che fare? Uscire a Firenze sud, entrare nel traffico mattutino (sono le 8,20) e attraversare la città? No, decidiamo di proseguire e non sbagliamo, il rallentamento si sta esaurendo e non perdiamo più di un quarto d’ora sui tempi previsti…
Il viaggio scorre così bene che poi alla fine me ne uscirò con una frase infelice del tipo “be’, però non è stato così faticoso fare questi 700km!”
” Grazie! –mi risponde Flavio con fare ironico- hai dormito per quasi tutto il tempo! Ho guidato sempre io tranne i tuoi 150km! Ci credo che ti è sembrata una passeggiata!”
Anche questa volta mi sono presa il mio cazziatone…;)
Giunti in Piemonte, ci sembra di non far altro che pagare pedaggi autostradali… oltretutto fantasma visto che il navigatore comincia a dare i numeri proprio ad un passo dal traguardo; ma ormai la scritta Pinerolo si vede all’approssimarsi di ogni uscita che la precede e quindi siamo ben sicuri di farcela anche questa volta!
Prima di lasciare definitivamente la tangenziale una sorpresa ci fa sgranare gli occhi… Da un pannello luminoso, di quelli che si trovano sospesi lungo la strada per dare notizie ai viaggiatori, una scritta attrae la nostra attenzione “Alice in concerto”. Ebbene sì, avete capito bene! Non era un’allucinazione, ci sono altri testimoni:)
Mai capitato in tanti anni di viaggi al seguito della Bissi!!
Entriamo facilmente a Pinerolo e troviamo subito l’albergo, piccolo ma molto carino, a parte il pavimento fatto con assi di legno, molto particolare ma molto molto rumoroso, specie quando si rientrerà alle 2 di notte, ma di questo scriverò più tardi…
Mentre io, con i miei tempi biblici, mi godo un po’ la mia stanzetta, controllo se funziona internet e mi preparo per la serata, Flavio si incontra con GianPaolo e Marino che lo conducono a prendere i biglietti. Mentre i tre siedono al bar decido di avviarmi, ma subito chiamo Flavio perché ovviamente mi sono persa e non trovo il teatro… e dire che ce l’avevo a dieci passi… Mentre lui tenta invano di dirmi che sono arrivata, Carla mi passa di fronte in auto e allora non capisco più niente! Vedo solo i tre “giovani” di cui sopra arrivare trafelati dal bar … ma la Visione è scomparsa, fagocitata dal Teatro…
Di lì a poco incontriamo Max, l’avvocato “de Roma”. A scaglioni arriveranno anche gli altri amici e giù assaggini vari di vini piemontesi, almeno credo, visto che non partecipo alle bevute presa come sono dalla presenza di Carla all’interno del teatro.
Dal foyer arriva debolmente la musica, Carla e Alberto stanno provando…
Noi speriamo di vederla uscire prima del concerto, ma l’attesa si rivelerà vana, complice forse anche un problema tecnico (figuriamoci se non succedeva qualcosa di questo tipo!). Infatti ci dicono che il pianoforte è accordato a 442 invece che 440, quindi non si intona affatto con la tastiera e le basi che sono a 440. Noi da bravi annuiamo con sguardo intelligente ma dentro – lo sento -ci stiamo tutti chiedendo che significa ‘sta cosa.
L’unico che sembra sapere il fatto suo è Flavio, il quale ci spiega che l’accordatura degli strumenti è basata sul La ad una frequenza di 440Hz… AAhhhhhhhhh, ora sì, mi è tutto più chiaro!!!
È ormai vicino l’inizio del concerto, io mi destreggio tra il cellulare (che mi tiene in contatto con Federico, il mio amore lontano) e lo scambio di quattro chiacchiere con gli amici vecchi e nuovi che con noi aspettano di entrare.
Il teatro è più piccolo di quanto credessi, ma ben strutturato e si riempie velocemente. L’attesa è sempre un bellissimo momento, molto intenso…
Una presentatrice introduce il concerto e poi le luci si spengono.
Le prime note giungono in platea, il sipario si apre…
Alberto è alla tastiera e poi arriva Carla, pantaloni scuri, camicia bianca, giacca grigia; è in gran forma, si vede subito, sorride, la accogliamo tutti con grandi applausi.
Il concerto scorre via veloce, troppo veloce…
La voce di Carla ci emoziona, come sempre… anche se i brani cantati sono gli stessi degli ultimi anni, ogni volta qualcosa di nuovo ci colpisce, qualcosa di sconosciuto, eppure a tutti noi già noto, è l’emozione che nasce dalla sua voce, che penetra dolcemente in noi, nel nostro animo ed è impossibile sottrarsi a tanta armonia, a tanta bellezza …
Il pubblico applaude e chiama a gran voce Carla sul palco, applausi a scena aperta quando intona Il vento caldo dell’estate, La cura, I treni di Tozeur…
A fine concerto viene richiamata più volte sul palco da applausi e ancora applausi e grida di acclamazione.
È il nostro modo per rimandarle indietro tutta l’emozione che ci regala ogni volta… e lei si concede ancora con grande slancio e passione, nonostante la difficoltà di inserire alla fine brani molto impegnativi dal punto di vista vocale come Prospettiva Nevski o Nomadi…
Ad attenderla all’uscita del Teatro ci sono molte persone, siamo tutti ansiosi di salutarla, di poterle dire anche solo “grazie”.
Carla si ferma a lungo a salutare un po’ tutti, felice di tanto calore.
Poi ci saluta lasciandoci veramente ebbri di emozioni…Come di consueto chiudiamo la bellissima giornata con una grande tavolata, anche se c’è sempre quel solito toscanaccio che si defila alla chetichella… (Endriuccio?!?!?!?)
Siamo tanti a cena, è tardi ma riusciamo comunque a mangiare una pizza, a far assaggiare la Bagna Cauda ad un nostro amico campano (appena un po’ brillo per la verità), a scolarci qualche bottiglia di buon vino locale…
Ah da notare la presenza in teatro e a cena del cagnolone di Paola, simpatico e mite compagno di avventura…
Verso le 2 di notte, stanchi, assonnati e felici, ci disperdiamo, ognuno verso la propria destinazione…
Noi (con me ci sono Flavio, Marino, Silvia e Antonella) stiamo tutti nello stesso albergo. Il portone è ovviamente chiuso, anzi è proprio sbarrato, suoniamo e ci aprono. Dal citofono in cima alle scale d’ingresso sentiamo una voce proveniente dall’oltretomba: “le vostre chiavi sono sul tavolo dell’atrio”… Cavolo, se me lo dici così mi metti paura!
Camminando in punta di piedi per non far rumore facciamo invece un frastuono terribile. Le assi di legno, a cui accennavo sopra, rompono il silenzio notturno e sotto il nostro peso scricchiolano e crepitano con un rimbombo inevitabile… Seguono risate che rendono vani i nostri educati tentativi di non far rumore.
La mattina arriva dopo poche ore e la sorte ci riserva un ultimo regalo…
Carla ha dormito nel nostro albergo, la trovo seduta a un tavolo quando scendo a far colazione, scambiamo ancora qualche parola, mi chiede di salutarle Flavio (che poi incontrerà di lì a poco), ci salutiamo ancora…
Purtroppo dobbiamo ripartire, ci aspetta un lungo ritorno a casa…
Le foto del concerto

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Silvia Carbone

Foto di Silvia Carbone

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Cristina Paesani

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Flavio Francescangeli

Foto di Cristina Paesani